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Cinque per mille
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Report n°5:

- Lotteria

A Monopoli in occasione del 17° Congresso Nazionale dei Club degli Alcolisti in Trattamento, in data 4 ottobre 2008, si è effettuata l'estrazione dei sette biglietti della lotteria promossa per l'evento.
Si comunica di seguito il numero e la serie dei biglietti vincenti:

Premio
Serie
Numero
Vincita
Venduto
I
000440
TVC LCD 32"
Panasonic TX 32 LED 7F
Provincia di Bari
Q
000544
Fotocamera digitale
Nikon S 500
Provincia di Bari
L
000002
Bicicletta Manhattan 6250
Bari
B
000099
Ferro da stiro a caldaia Termozeta
Trentino Alto Adige
E
000351
Moka elettrica
De Longhi da 6 tazze
Veneto
A
000101
Lume in pietra leccese offerto dall'autore Raffaele Verri (Caprarica LE)
Toscana
Q
000137
Cestino di prodotti tipici della Puglia offerto dalla ditta Giardinetto (FG)
Bari


Report n°4:

- SI E' CONCLUSO il

CORSO DI SENSIBILIZZAZIONE
ALL’APPROCCIO
ECOLOGICO-SOCIALE
AI PROBLEMI
ALCOLCORRELATI E COMPLESSI
(metodo Hudolin)

A conclusione del Corso di Sensibilizzazione all'approccio ecologico sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi, tenutosi a Bari dal 12 al 17 novembre 2007, pubblichiamo una lettera aperta con la quale i corsisti e gli organizzatori del corso vogliono stimolare le istituzioni e la Comunità Locale ad attivarsi per avviare politiche di promozione e protezione della salute. In particolare si vuole mettere in evidenza come una cultura sociale troppo favorente il consumo di bevande alcoliche promuova comportamenti alcolici soprattutto nelle giovani generazioni che nel corso del tempo possono solo causare seri danni alla salute della popolazione generale.





LETTERA APERTA ALLA COMUNITA’
Dal Corso di Sensibilizzazione ai Problemi Alcolcorrelati e complessi di Bari.
Nella settimana dal 12 al 17 Novembre 2007, presso il Centro Giovanile Universitario “Immacolata dei Miracoli” , organizzato dall’Associazione Provinciale dei Club degli Alcolisti in Trattamento di Bari in collaborazione con il comune di Bari e la Regione Puglia, l’Unità di Alcologia della Clinica Medica “A. Murri”-Università di Bari e il Centro Universitario di Alcologia di Foggia, si è svolto il Corso di Sensibilizzazione all’Approccio Ecologico-Sociale ai Problemi Alcolcorrelati e complessi (Metodo Hudolin), rivolto a tutti coloro che intendano operare nel campo della promozione e protezione della salute per i problemi alcolcorrelati e complessi.
Il Corso è stato realizzato con il contributo finanziario del Comune di Bari.
Al Corso hanno partecipato 46 corsisti provenienti dalle province di Bari, Foggia, Brindisi, Lecce, Matera e Potenza. Durante la settimana, i corsisti hanno maturato la consapevolezza che:
I problemi alcolcorrelati e complessi non sono una malattia ma un comportamento che non favorisce il benessere. Il consumo di alcol è un problema sociale che riguarda tutti, dalla famiglia all’intera comunità come famiglia di famiglie. E’ nella famiglia e nella società che vanno cercate, attivate o potenziate le risorse per affrontarlo. Per questo è fondamentale il lavoro di rete per un intenso lavoro di collaborazione tra Scuola, Servizi Sociali e Sanitari, Ass.ni di Volontariato, Parrocchie, etc.. Di questa rete sociale fanno parte i Club degli Alcolisti in Trattamento, una porta aperta alle famiglie con problemi alcolcorrelati e complessi, una opportunità per affrontare e risolvere tali problemi modificando opinioni attraverso la relazione interpersonale.
Consumare alcol è un comportamento a rischio: ognuno di noi è chiamato a fare una scelta responsabile e consapevole per contribuire, cominciando da sé e dalla propria famiglia, al cambiamento della cultura esistente, troppo favorente riguardo al consumo delle bevande alcoliche. Tutto ciò nel rispetto delle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che definisce l’alcol una droga e suggerisce comunque di diminuirne il consumo attraverso una precisa indicazione: “meno è meglio” Per questo i corsisti chiedono a tutti coloro che lavorano nei Servizi o che hanno compiti di responsabilità nelle Amm.ni Pubbliche, di fare scelte responsabili e il più possibile coerenti con le indicazioni dell’OMS e con le naturali esigenze di salute delle nostre comunità.
La somma delle relazioni di amicizia che generano fiducia e corresponsabilità, producono quel Capitale Sociale che serve alla comunità per accrescere la qualità della vita e migliorare la cultura sociale esistente. I Club degli Alcolisti in Trattamento sono grandi produttori di Capitale Sociale.
I corsisti invitano tutte le famiglie del territorio, la Scuola, le Istituzioni Pubbliche, le Forze dell’Ordine, le Strutture Penitenziarie, i medici e gli operatori sociali e sanitari, Parrocchie e le Associazioni di Volontariato, a cooperare tutti assieme con il contributo soprattutto dei giovani a migliorare la cultura sociale esistente indirizzando le proprie azioni verso la protezione e la promozione della salute.
L’Apcat Bari si propone, con questo Corso, di mettere a disposizione della comunità territoriale almeno altri 10 Club entro il 2008.




Per gentile concessione dell'autrice, pubblichiamo un elaborato particolarmente significativo presentato da una delle corsiste cha ha partecipato alla Settimana di Sensibilizzazione di Bari.

Bari, 16/11/2007
Fiorile Rosalba
GRUPPO ROSSO

“MANI TESE”
Il primo giorno di corso, lunedì 12 novembre 2007, io sono arrivata qui con una mia corazza, una corazza dura, forte, si, è vero, a volte pesante da sostenere, ma dentro la quale mi sento protetta.
Io forse dovrei parlare degli altri e non di me, in virtù di quella difesa di cui parlavo prima, pensando a quello che il mio lavoro, al mio ruolo di professionista, un termine quest’ultimo che proprio a me non piace, a dirla tutta, non voglio sentirmi una professionista, ma semplicemente Rosalba, anche perché così oggi mi sento.
Dopo cinque giorni dal mio arrivo qui a Bari, mi sento catapultata in una confusione che quotidianamente non mi appartiene, io ho sempre avvertito il bisogno di vedere e mettere tutto al proprio posto, fissare e raggiungere un obiettivo e, quando questo non è stato possibile, dire: “doveva andare così, io ce l’ho messa tutta!”; ora non credo più di poter utilizzare questa frase con tanta disinvoltura o perlomeno nascondermici dietro.
Lunedì scorso sono entrata in uno stanzone immenso, ho preso posto, ma non appena il Direttore del corso ha introdotto il problema alcol, con parole tanto semplici, quanto dirette come frecce ad ognuno di noi, io sentivo già una gran voglia di piangere e mi chiedevo il perché di quegli occhi lucidi; così pian piano, andando avanti ho cercato di difendermi, di alzare e piantare paletti, perché mi sentivo attaccata, spinta a quella “disonestà intellettuale” in modo ingiusto.
Oggi posso dire che ogni breccia al mio guscio di difesa è stata creata dalle risposte ai nostri comuni perché, tanto è vero che ieri non sono più riuscita trattenere quelle lacrime che zitta zitta, quasi come una ladra cercavo di asciugare durante ogni comunità e, che speravo nessuno vedesse, perché mi sentivo come chi stesse tradendo se stesso.
Anche ora piango, proprio mentre scrivo si, ma il motivo è diverso, ho paura, ho paura di perdere e non riuscire a portare con me tutte le emozioni che ho provato qui, quando tornerò a casa, alla mia quotidianità, a fare quello che facevo convintissima di farlo al meglio.
Il dolore che l’alcol si porta dietro, non è da me lontano, io lo conosco perché è ed è stato anche il mio dolore. Tante volte mi sono sentita chiamare perché Matteo aveva le convulsioni o perché dopo una bevuta con i suoi “amici”, si addormentava come un senza tetto sul gradino del portone di fianco al bar e non tornava a casa, inducendoci a cercarlo all’alba di tanti giorni.
Quanti tentativi di astinenza a vuoto, quanti spintoni per evitare che picchiasse selvaggiamente moglie e figli nel tentativo di bloccarlo o, bloccare i figli che spinti dalla “vergogna” e dal “rancore” si scagliavano contro chi aveva perso la dignità che dà la parola “padre”, quante urla.
Quello che io ho fatto o che per me era giusto fare non è servito a niente; ho chiesto io stessa aiuto, ma chi mi ha aiutata era convinto come me che bastasse il Sert, i farmaci e che il “cambiamento” dovesse partire solo ed unicamente da lui; e perché il dolore della perdita di un figlio non era un dolore solo suo ma anche nostro, ma l’alcolista era lui ed il problema era un suo problema, per noi era solo una vergogna.
Ora Matteo non c’è più, ha deciso di togliersi la vita con la stessa “volontà” con cui ha iniziato a tirare giù bicchieri, uno dopo l’altro come gocce di veleno; ecco il perché alla domanda: “perché si beve?” Io ho risposto: “perché ci si vuole annientare!”
Quello che ho fatto non dico che non fosse giusto, ma l’ho fatto “per” lui e non “con” lui, non ho saputo dire a chi era intorno a me “tendiamoci le mani”, perché da soli arriveremo al niente, impariamo a dare priorità alla vita e non ai pregiudizi, perché i pregiudizi ed i giudizi sono tanti e possono svanire, ma la vita è una sola e non torna più.
Maria Antonia ieri parlava di un ragazzo, la cui famiglia ha deciso di lavarsene le mani; io so di chi parlava, chi è tra la vita e la morte, sono stata io ad accoglierlo al suo posto, letto diverso, ma la stessa stanza di un ospedale e quando io esattamente una settimana fa gli ho chiesto il perché del suo ricominciare a bere, lui mi ha risposto: “aiutatemi solo questa volta e poi non chiederò più nulla”.
In quel momento credo di avergli dato tutta la dolcezza che spontaneamente sentivo di potergli dare, ma quando ieri Maria Antonia parlava, io lo immaginavo solo in quella stanza ed ho sentito dentro di me una gran paura, paura di perderlo e, poi colpa, perché sono qua e non accanto a lui.
Ma forse anche io ora nel mio piccolo qualcosa per lui la sto facendo, ora riesco a vedere un po’ più chiaro, che è possibile fare qualcosa per chi “sceglie” di non stare bene, che forse il mio modo di pensare non è una conditio sine qua non ma qualcosa che può coesistere con quello che una settimana fa avrei detto essere delle emerite cavolate, perché sette giorni fa non avevo ancora visto un cerchio fatto da famiglie dove ci si tende semplicemente le mani e con il quale forse è possibile evitare che quel ragazzo diventi un ennesimo Matteo.


Report n°3:

- CORSO DI SENSIBILIZZAZIONE

CORSO DI SENSIBILIZZAZIONE
ALL’APPROCCIO
ECOLOGICO-SOCIALE
AI PROBLEMI
ALCOLCORRELATI E COMPLESSI
(metodo Hudolin)

Bari, 12 -17 novembre 2007


c/o Centro Giovanile Universitario "Immacolata dei Miracoli"
Via M. Ghandi, 2 - 70124 Bari
(dove è possibile soggiornare)


ORGANIZZAZIONE:
- A.P.C.A.T. Bari
- A.R.C.A.T. Puglia
- Ass. ai Diritti Civili e Sociali
- Comune di Bari
- Progetto Porte Sociali

DIRETTORE:
Giovanni Aquilino

PER INFORMAZIONI:
Segreteria organizzativa APCAT Bari
Via Lorenzo D’Avanzo, 26 - 70126, Bari
Tel. 080 5242068 - 080 5544914 (ore serali)
Fax. 080 5544914
E-mail: apcat.bari.gianni@inwind.it


- CONTENUTI
- FINALITA'
- ORARIO DEL CORSO
- PARTECIPANTI
- MODALITÀ DI ISCRIZIONE
- ATTESTATO

Scarica la Scheda di Iscrizione e il programma in formato pdf o in word

Scarica il Ruolo e Compiti del Coordinatore e dei Conduttori di Gruppi in formato pdf o in word

 

 

CONTENUTI:

- La protezione e la promozione della salute (principi dell’OMS)
- Aspetti sociali, relazionali e sanitari dei problemi alcolcorrelati
- L'epidemiologia dei problemi alcolcorrelati
- La prevenzione dei problemi alcolcorrelati
- Il trattamento dei problemi alcolcorrelati
- L'approccio familiare nel trattamento dei problemi alcolcorrelati
- La comunità multifamiliare
- Il Club degli Alcolisti in Trattamento
- Le Scuole Alcologiche Territoriali
- La rete territoriale e le risorse comunitarie
- I programmi alcologici territoriali in Italia
- Le Associazioni dei Club e il ruolo del volontariato
- Le situazioni complesse: alcol-droga, alcol-sofferenza psichica, problemi sociali.

 

FINALITÀ:

- Sensibilizzare i corsisti a mettere in discussione convinzioni e comportamenti nei confronti del bere, dei problemi alcolcorrelati e complessi, promuovendo il loro coinvolgimento personale.
- Informare circa i problemi alcolcorrelati e complessi in modo da cogliere il rapporto tra salute e l’ambiente per tutto ciò che attiene ad ogni aspetto bio-psico-sociale.
- Avviare i corsisti ad operare secondo l’approccio ecologico e sociale su cui si fondano i Club degli Alcolisti in Trattamento.
- Favorire la protezione e la promozione della salute nella Comunità affrontando anche la multidimensionalità della sofferenza e del disagio (problemi alcolcorrelati e sofferenza psichica, problemi alcolcorrelati e uso di altre sostanze, problemi alcolcorrelati e gravi problemi sociali).

 

ORARIO DEL CORSO:

Il Corso inizierà lunedì 12 novembre alle ore 8.30 e avrà termine sabato 17 novembre alle ore 13.00.
L'orario delle giornate sarà dalle ore 8.30/9.00 alle ore 18.00/18.30. - Sono previste due visite ai Club degli Alcolisti in Trattamento da effettuarsi in serata con inizio alle ore 19,00.

 

PARTECIPANTI:

Vi potranno partecipare, entro il limite massimo di 80 corsisti: assistenti sanitari, assistenti sociali, cittadini, educatori, infermieri, insegnanti, medici, membri dei Club degli Alcolisti in Trattamento, operatori sanitari, psicologi, sacerdoti, volontari e quanti altri intendano approfondire il campo della protezione e della promozione della salute e del trattamento dei problemi alcolcorrelati.
Qualora il numero delle iscrizioni fosse superiore al numero dei posti disponibili sarà operata una selezione in base all’ordine d’arrivo delle domande, alla motivazione e all’esperienza maturata sui problemi alcolcorrelati.

 

MODALITÀ DI ISCRIZIONE:

- Invio dell'allegato modulo di partecipazione pdf word tassativamente entro il 31 ottobre 2007 a:
APCAT BARI Via L. D’Avanzo, 26 - 70126 - Bari
(Tel./Fax 080 5544914).
- L'accettazione della domanda di iscrizione verrà comunicata agli interessati entro il 6 novembre 2007. In caso di rinuncia è importante darne comunicazione immediata alla segreteria organizzativa.
- La partecipazione al Corso è gratuita.

 

ATTESTATO:

Verrà rilasciato un attestato a chi avrà partecipato all'intero Corso e alle visite ai Club e avrà svolto un elaborato scritto sull'argomento concordato.

Agli insegnanti della Pubblica Istruzione il corso è riconosciuto come aggiornamento.


Report n°2:

Monotematica

La cura delle reti e
il Sistema Ecologico Sociale

23 e 24 APRILE 2007, San Giovanni Rotondo - Hotel Cotonou


Scarica la scheda di iscrizione e il programma in formato .pdf da qui

PROGRAMMA

Lunedì 23  
   
Ore 08,45
Saluto Presidente ARCAT Puglia
 
Maria Antonia Papapietro
 
Saluto Presidente APCAT Foggia
 
Stefania Carbone
09,00

Perché una monotematica sull’Approccio di Rete

 
Giovanni Aquilino
09,30
La cura delle Reti
 
Prof. Fabio Folgheraiter
10,30
Lavoro in piccoli gruppi
11,30
Pausa
11,45

Discussione plenaria sul lavoro in piccoli gruppi

 
Angelica Romanelli
13,00
Pausa pranzo
15,00
Chiarimenti con l’esperto
 
Prof. Fabio Folgheraiter
15,45
Lavoro in piccoli gruppi
17,00
Pausa
17,15

Discussione plenaria sul lavoro in piccoli gruppi

 
Niccolò Onorati
 
Conclusioni
 
Adelmo di Salvatore
 
Martedì 24
 
Ore 09,30
La cura della rete dei club degli alcolisti in trattamento
Prof. Fabio Folgheraiter
10,30
Discussione in Plenaria:

La potenzialità della rete deiClub, idee e programmi.

modera Maria Antonia Papapietro
12,00

Considerazioni Conclusive e Saluto del Presidente AICAT

 
Ennio Palmesino


Report n° 1:

Congresso Regionale dei Club degli Alcolisti in Trattamento
"Club, Comunità Locale e Responsabilità Sociale"

Bari 27 gennaio 2007

Immersi nel verde di Villa Romanazzi Carducci, il 27 gennaio 2007, si sono incontrate le famiglie dei club degli alcolisti in trattamento pugliesi per celebrare il ventennale della costituzione della loro associazione con un Congresso Regionale.
  Hanno partecipato circa 400 persone con le rappresentanze delle ARCAT delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Lazio e Veneto e della Dott. Stella Christidi venuta da Atene in rappresentanza dei programmi della Grecia e di Sr.Pia e Sr. Camilla in rappresentanza dei programmi dell ‘Albania.
  Il Congresso ha visto la presenza del Presidente Nazionale dell’AICAT Ennio Palesino, dell’amico Renato Bernardinis , del Prof. Fabio Folgheraiter.
  Sono intervenuti autorità locali e nazionali come: il Sindaco di Bari Michele Emiliano, l’Assessore regionale alla salute Alberto Tedesco, la sen. Maria Celeste Nardini. Il Ministro Livia Turco impossibilitata a partecipare ha inviato un documento programmatico sui problemi alcolcorrelati.
  La Professoressa Visnja Hudolin ha rivolto, tramite Renato Bernardinis, un saluto all’assemblea, che pur se rammaricata della sua assenza,ha gradito molto sapere che la signora era attenta e partecipe all’evento.
  Sono intervenuti inoltre il Preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Foggia, Prof. Emanuele Altomare ed il Direttore della Clinica Medica “A. Murri” dell’Università di Bari Prof. Giuseppe Palasciano, il Dott.Vito Campanile in rappresentanza della SIA nazionale ed una rappresentanza degli A.A.
  Per l’organizzazione del Congresso si ringraziano: l’ACAT Federiciana, l’ACAT Nord barese, l’ACAT Nicolaiana, le APCAT di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto e tutte le famiglie dei Club pugliesi oltre a tutti gli amici che hanno voluto condividere, in questo giorno, momenti di solidarietà e di riflessione.
  Il titolo che abbiamo voluto dare alla giornata:”Club, comunità locale e responsabilità sociale” ha avuto come presupposto quello di conoscere e discutere dei problemi alcolcorrelati secondo il metodo Hudolin che da oltre vent’anni offre una possibilità di cambiamento a famiglie con problemi alcolcorrelati e all’intera comunità.
  L’incontro con i decisori politici ha dato conferma di quanto il lavoro di promozione e protezione della salute svolto dai Club in Italia e in Puglia è ormai considerato un “contributo competente alle strategie di promozione della salute che in modo mirato portano la popolazione ad una più alta percezione dei rischi connessi all’abuso di sostanze alcoliche”. Questo è quanto ha sottolineato il Ministro Livia Turco chiedendo ai Club impegno diretto e non una semplice condivisione: “Nella vostra lunga esperienza di sostegno alle persone alcoldipendenti attraverso la rete dei Club degli Alcolisti in Trattamento, non vi siete infatti mai tirati indietro quando chiamati a collaborare con le Istituzioni nazionali e locali. Si sta dunque affermando la consapevolezza che il problema “alcolismo” debba assurgere a questione di salute a livello nazionale. Un contributo importante in tale direzione ritengo venga dall’azione che il Ministero della Salute sta conducendo, sia a livello normativo e di indirizzi, sia nei programmi che la nostra amministrazione pone in essere annualmente nel campo della prevenzione, dei trattamenti, della formazione, della ricerca finalizzata”.
  Da tutti i relatori presenti, ed in particolare dalla Sen. M.C. Nardini che come è a tutti noto è stata la promotrice della legge 125/2001, è venuta molto chiara l’indicazione che occorre fare progetti di promozione e protezione della salute per i problemi alcolcorelati che coinvolgono tutta la comunità in sinergia fra i soggetti che a vario titolo se ne occupano da sempre ed in linea con le indicazioni dell’OMS.
  La sollecitazione è stata quella che l’esperienza dei CAT diventi propositiva e stimoli le scelte di uniformità di intervento sul territorio regionale e nazionale.
  L’Approccio ecologico sistemico ha fatto riflettere i presenti, ma anche chi rappresentava il governo sulla necessità di rivedere la legge nazionale sull’alcol, proponendo percorsi di demedicalizzazione e approcci diversi da quelli utilizzati per le droghe illegali con l’obiettivo di uniformare su tutto il territorio nazionale la stessa modalità di intervento. Importante inoltre è apparso l’apporto dell’Assessore alle Politiche della salute della Regione Puglia che, mostrando una particolare competenza sui Problemi Alcolcorrelati, ha riferito dell’intento regionale di elaborare un Piano Sanitario specifico sui Problemi legati al consumo di bevande alcoliche, facendo tesoro dell’esperienza dell’Approccio Ecologico Sociale.
  Le famiglie presenti hanno colloquiato con grande positività e propositività con i decisori politici, sottolinendo la necessità di dover ancora fare molto per questo problema a cominciare dalla sensibilizzazione alla formazione a tutti i livelli anche perché la terminologia deve essere condivisa e chiara senza equivoci di fondo come uso, abuso e consumo, astinenza e sobrietà. Inoltre occorre una informazione scientifica corretta, la necessità di formazione alcologica nelle Università così come gia avviene nella Facoltà di Medicina di Foggia con l’introduzione di 5 crediti formativi e un Dottorato di Ricerca in alcologia e nella Facoltà di Medicina di Bari con l’attivazione di un programma di didattica integrativa per la formazione di base in Medicina .
  Fabio Folgheraiter ci ha mostrato grazie alla sua ricerca nazionale fatta su un campione dei Club, come i membri di Club producano capitale sociale in termini di fiducia, condivisione, speranza, riappropriazione di competenze, esercizio di cittadinanza. Pertanto, il Club, promuovendo relazioni positive, basate sulla fiducia e la responsabilità reciproca, favorisce la promozione di Capitale Sociale elemento fondamentale per migliorare il benessere delle Comunità.
  La giornata è stata caratterizzata da una grande voglia di ascoltarsi empaticamente e in libertà, l’emotività e la concretezza sono stati un connubio in equilibrio per confermare la ferma volontà di andare avanti, per aumentare il numero di Club e dare quindi l’opportunità a tante altre famiglie di cambiare. Inoltre è stato riconosciuto da parte di tutti che il Club è un nodo della rete essenziale per creare un lavoro sinergico fra i vari punti della rete. Più la rete si infittisce per numero di Club più è possibile creare le condizioni per migliorare la qualità di vita delle nostre comunità e di quella dei paesi vicini che l’ARCAT Puglia sostiene: l’Albania e la Grecia.
  E’ stata l’occasione per riconoscere e far conoscere il Prof. Vladimir Hudolin per la sua scienza, ma soprattutto per la sua umanità. Chi ha avuto modo di conoscerlo di frequentare il Corso di Sensibilizzazione diretto da lui ha fatto esperienza di quanto il rigore scientifico, l’empatia riuscivano a toccare le corde della curiosità e del cuore. Come tutti i grandi suscitava sentimenti contrastanti ma alla fine sapeva sempre tirare fuori le cose migliori, riconoscere risorse e dare speranza. IL momento più alto è stata la proiezione di una parte di un documento inedito e unico della registrazione del 1° Corso di Sensibilizzazione che il Professore ha diretto in Puglia, a Bari, nel 1987. Un documento preziosissimo per contenuti , per la didattica e per la qualità dei componenti dello staff. Il documento ha una altissima valenza scientifica e potrà essere uno atrumento di riferimento didattico più che mai attuale per chi vorrà prenderne visione e in linea con l’indirizzo pedagogico dell’O.M.S.
  La testimonianza reale di ciò che il Professor Hudolin ha costruito l’abbiamo riconosciuto attraverso l’accoglienza e l’affetto delle famiglie dei Club presenti con i loro sorrisi, gli sguardi, le parole, gli abbracci, le esperienze, le lacrime, l’entusiasmo e la speranza.
  Tutti i presenti hanno riconosciuto che il Club degli Alcolisti in trattamento significa apertura e fiducia verso l’altro e che ogni componente si impegna giorno per giorno a migliorare se stesso, cambiando il proprio stile di vita e partecipando così a migliorare la spiritualità antropologico della sua comunità.
  La comunicazione empatica e solidale è la forza del Club essa viene intesa come una opportunità di parlare avendo la certezza di essere ascoltati.
  La condivisione di esperienze personali, l’assenza di giudizio e il cambiamento individuale e collettivo sono le caratteristiche imprescindibili al fine di creare un clima favorente l’accoglienza di ogni persona e di ogni famiglia.
Il presente documento condiviso verrà inviato alla Professoressa V. Hudolin, alla segreteria particolare del Ministro alla Salute, a tutte le Autorità presenti , agli amici delle ARCAT, all’AICAT, ai rappresentanti dei Club all’estero sostenuti dalla Puglia ed a Camminando insieme.

Il Presidente dell’ARCAT
(Maria Antonia Papapietro)

 
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